venerdì 13 novembre 2009

Il pastore Abruzzese e il Maremmano-Abruzzese


Il cane da pastore abruzzese è un cane antichissimo, la sua esistenza è attestata già da Columella nel " De Rustica", che attesta l'uso di cani bianchi, feroci e di grandi dimensioni da parte dei Marsi, degli Equi, dei Peligni e dei Frentani.
Il suo lavoro non consiste nella conduzione del gregge, lavoro che non potrebbe mai svolgere essendo l'avventarsi contro una pecora in contrasto con la sua natura, ma nel custodire il gregge.

Il sito http://www.abruzzese.org/ illustra le differenze che si possono riscontrare nei cani a seconda della zona che viene considerata:



Esemplare Marsicano

Il tipo Marsicano

dalla testa imponente che ricorda quella di un leone. Si tratta di un cane dalla Struttura robusta con un grosso petto ma di taglia non eccessiva intorno ai 70/75 cm al garrese ed un peso tra i 40 ed i 60kg.
Questi cani hanno, in genere, la dentatura "a forbice".
Presente prevalentemente nei comuni della Marsica è attualmente uno dei tipi più utilizzati per la riproduzione.


Esemplare Aquilano di proprietà del sig. Marco Petrella

Il Tipo Aquilano

Si tratta di un tipo dalla struttura imponente e dalla testa grande ma più lunga di quella del tipo Marsicano. I soggetti appartenenti a questo tipo hanno un'altezza al garrese tra i 75 e gli 83 cm ma in alcuni casi ci sono stati esemplari con misure maggiori ed un peso tra i 60 e gli 80kg.
Questo cane era molto diffuso nei paesi attorno al Gran Sasso e nella valle Peligna.
I soggetti di questo tipo hanno da giovani un aspetto longiforme, simili a dei piccoli vitellini con i loro lunghi e robusti arti, che scompare verso i 3 anni quando completano lo sviluppo ed assumono un aspetto imponente.
Questi cani hanno, in genere, la dentatura "a tenaglia".


Pippo: esemplare maschio di Edorado Puglielli, Pratola

Il tipo di Pescocostanzo

Questo cane ricorda gli attuali cani presenti nelle esposizioni attuali ed è un tipico cane da lavoro.
Molto più piccolo degli altri tipi ha la testa lupoide ed un carattere molto territoriale da farlo molto apprezzare per il lavoro.
I soggetti di questo tipo hanno un'altezza intorno ai 68/72 cm al garrese ed una struttura non eccessivamente robusta se rapportata al tipo Marsicano.


Esemplare di Marco Petrella
Pratola P. (AQ)

Il tipo della Maiella

Presente sopratutto nei comuni della fascia pescarese è una via di mezzo tra il tipo Aquilano e quello di Pescocostanzo con una struttura simile al tipo Aquilano e con una testa che ricorda il tipo di Pescocostanzo.
In alcuni soggetti la testa ricorda quella di un orso.
Una delle caratteristiche che ha fatto apprezzare molto questi cani è la presenza di un folto collare di peli attorno al collo ed alla parte alta del petto.
In alcuni soggetti la criniera lunga ed il petto molto sviluppato conferiscono ai cani l'aspetto di un leone.

Il tipo Peligno

Molto simile all'Aquilano di cui si differenziava più per il carattere, era molto diffuso fino agli anni '50.
La scomparsa del lupo e del numero di pastori ha portato ad una sua graduale riduzione.
Si tratta di un cane dalla struttura imponente (si parla di soggetti che pesavano anche 100kg) con un folto pelo ed una forte pigmentazione nera delle mucose e la presenza dello sperone negli arti posteriori.
La testa, grande ma non molossoide, ricorda quella di un Orso.
Questi cani erano molto dediti al lavoro e non lasciavano avvicinare al loro gregge nemmeno le pecore di altri greggi.

Il tipo a pelo raso

Praticamente estinto, era presente sulle montagne della Maiella e del Morrone ed aveva il pelo raso.
Di struttura imponente, aveva la testa che ricordava il tipo Marsicano (molossoide) e la struttura simile al tipo Aquilano.
Qualche esemplare si poteva osservare ancora alle falde della Maiella nei greggi dei pastori presenti a passo San Leonardo e nei pressi del bosco di S. Antonio.

Il Tipo Maremmano

Questo cane è, malgrado il nome, anch'esso originario dell'Abruzzo.
da cui probabilmente ha avuto origine.
Pur essendo di taglia non eccessiva è molto più aggressivo degli altri soprattutto con le persone.
Questo cane, molto simile al tipo di Pescocostanzo, ha avuto origine da alcuni esemplari che i ricchi proprietari terrieri Toscani avevano riportato dall'Abruzzo.
In origine questa razza era formata per lo più da esemplari "scartati"(1) in Abruzzo con taglia piccola ed evidenti macchie color arancio sul pelo.
Gli appassionati Maremmani seppero però far diventare un pregio quello che per i pastori Abruzzesi era visto come un difetto promovendo questo tipo di cane da farlo diventare una nuova razza.
Ma il fascino per gli Abruzzesi era tale che loro non seppero rinunciare ad incrociare con esemplari d'Abruzzo rimescolando le linee e creando un cane molto simile all'originario.
Fu così che nei primi anni 50 lo standard venne uniformato ed i cani vennero chiamati Maremmani-Abruzzesi.
Purtroppo la maggior parte degli appassionati che promossero la stesura dello standard erano persone non Abruzzesi che per non penalizzare i loro cani definirono uno standard che poco aveva a che vedere con alcune linee di cani presenti in Abruzzo assai più grandi di quello che lo standard prescriveva.

(1) note: Il fascino dei pastori abruzzesi ha sempre esercitato una notevole attrazione tra i ricchi proprietari terrieri della Maremma che utilizzavano questi cani come guardiani dei loro poderi.
L'estrema gelosia dei pastori d'Abruzzo per i loro cani faceva si che questi erano assai reticenti a dare loro esemplari a persone di altre regioni.
Le guerre per i pascoli erano molto frequenti e questi cani erano dei veri e propri soldati che combattevano per i loro pastori che mal tolleravano la possibilità che loro esemplari potessero passare nelle file di quello che poteva essere un loro nemico.
Spesso, l'unico modo per avere questi cani era quello di lasciare delle femmine in calore nei pressi dei migliori esemplari con il risultato che alla fine uscivano fuori degli esemplari simili all'Abruzzese ma con evidenti difetti.
Molti pastori erano soliti dare dei cani con evidenti difetti dovuti ad incroci sbagliati per continuare ad avere quelli che ritenevano i migliori esemplari solo per loro.


Oltre a questi tipi principali esistevano altri sottotipi selezionati per varie caratteristiche dai vari pastori presenti in Abruzzo.

Senza coda.Simile al tipo di Pescocostanzo di cui è un sottotipo si differenzia da questo per l'assenza della coda.
Tipo Pezzato.Questo tipo deriva probabilmente dall'incrocio del pastore Abruzzese con i cani Corsi.
I Corsi erano dei grossi molossi messi a guardia dei casolari di alcune famiglie.
L'incrocio con questi cani portava alla nascita di esemplari di grosse dimensioni e dal pelo pezzato, bianco e nero.
Questo tipo d'incrocio era molto diffuso tra i pastori d'Abruzzo ed è molto diffuso anche in altre nazioni tipo la Spagna, dove gli esemplari nati da questi incroci, vengono riconosciuti anche nello standard del Pirenaico.

Tipo baffuto

Presente soprattutto nella zona di Castel del Monte si contraddistingue dalla presenza di una folta peluria sul muso.
Si tratta di un cane con una linea di sangue non pura dovuta all'influsso di cani non Abruzzesi.
nella foto esemplare fotografato sul Gran Sasso di cui non si conosce il proprietario

Tipo a naso rosa

Questo tipo era formato da soggetti completamente depigmentati e dalla struttura molto imponente.
I soggetti erano molto simili al tipo Marsicano ma se ne differenziavano per la totale assenza di pigmentazione.
Questa caratteristica è presente, molto raramente, anche in altri soggetti delle altre linee.

Un altro carattere di differenziazione è legato al mantello che si presenta in differenti modi:
è molto difficile classificare i vari tipi di mantello essendoci differenze anche tra cane e cane.
In genere i più comuni sono quelli con il mantello Liscio, Leggermente increspato o riccio.
L'esemplare a pelo raso è praticamente estinto
.


Ercole Curino: Proprietario Rocco Di Fiore.
Gli esemplari a pelo riccio o increspato sono definiti da taluni come cani rustici.
Con questo termine si vuole descrivere cani tipici dell'ambiente pastorale.
In realtà la caratteristica di rusticità è presente anche negli altri tipi di cani.




La federazione cinologica internazionale ha riconosciuto il "Cane da Pastore Maremmano-Abruzzese" nel gruppo 1.
Nello standard di razza non vengono prese in considerazione differenze tra diversi tipi o tra il tipo abruzzese e quello maremmano. Nel 2005 è nata l' "associazione cane da gregge abruzzese". con lo scopo di ottenere il riconoscimento del tipo abruzzese, considerato differente dall'attuale maremmano-abruzzese. Il "circolo del Pastore Maremmano Abruzzese" si oppone con forza a questa tesi, qui è possibile leggere un comunicato ufficiale http://www.velino-sirente.com/comunicato.htm
A questo indirizzo invece il sito dell' ASSOCIAZIONE CANE DA GREGGE ABRUZZESE http://www.canidapecora.it/ e a questo http://www.canidapecora.it/guerrapoveri.pdf un documento che riassume la dinamica della contesa, presentato dalla stessa associazione.

Questo invece è un video che mostra pastori maremmano-abruzzesi al lavoro, realizzato da National Geographic per il programma "Un lavoro da cani"



venerdì 25 settembre 2009

Il Cane di Oropa


Il Cane di Oropa lavora da secoli al fianco dei pastori del territorio biellese. I cani più agili e con una minore attitudine al morso vengono adibiti al governo delle pecore, quelli più robusti e decisi alla conduzione delle vacche. Ai cani di taglia maggiore viene affidato anche il compito di respingere i predatori.
Nonostante si tratti di una razza molto antica, come altre razze rustiche italiane non è riconosciuta dalla cinofilia ufficiale.
E' stata però costituita nel 2004 l'associazione "Amici cane d'Oropa", col fine di portare avanti la selezione della razza e di registrarla all'ENCI.
Dal sito dell'associazione è possibile avere maggiori informazioni, essere aggiornati sui progressi del progetto e adottare un cucciolo.

Video: Cani di Oropa al lavoro